In tre attorno a un tavolo, un viaggio nella capitale francese e fascino mediterraneo: questa è la storia di Kiasmo, dal design alla Moda, dall’arte all’architettura, questi sono i campi in cui opera questo camaleontico brand, nato a Torrepaduli nel Salento, ma oramai desiderato in tutto il mondo; sempre distinto dal suo segno prezioso ed originale, ma intriso di tradizioni.
Volti, ombre, ricami geometrici e intarsi d’oro. Nei disegni Kiasmo, intense sono le influenze mediterranee, dal Maghreb alla Turchia, passando per la Puglia e la Sicilia, finendo sulle coste iberiche. Idee di Vincenzo d’Alba, il designer del brand, rielaborate poi per essere utilizzate da Valentina Schito, il quale ama definire l’operato di Kiasmo ”Gesamtkunstwerk”, ovvero ”opera d’arte totale”. Ossessionato dal disegno, fin dai tempi dell’Università a Bari, dove proprio lì, D’Alba incontra Francesco Maggiore, ora Direttore Creativo del brand. Dopo viaggi e incontri, sarà poi con il sapere imprenditoriale di Mauro Melissano, CEO di Kiasmo, e una visita alle più prestigiose maison dall’Alta Moda a Parigi, che si iniziano a porre le basi per la fondazione di un nuovo brand.
Nel loro showroom a Torrepaduli ( piccolo borgo ma carico di tradizione e nel cuore dell’entroterra salentino, scelto per caso ma non proprio) e nel Kiasmo Suite Museum a Uggiano La Chiesa, sempre nel Salento, le parole d’ordine sono: unicità, tradizione e contemporaneità. ”Made by Collection” il loro motto, che riflette la filosofia del loro operato: creare per il gusto di creare, senza essere vincolati a regole di marketing e mercato. Un tratto unico e riconoscibile su una produzione sfaccettata e varia.
Kiasmo: un’intreccio. Un’intreccio di personalità, di esperienze, di maestranze e di saperi.
Luca Caputo
In alto: foto concesse da Kiasmo.
Galleria: foto concesse da Kiasmo.
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