Personaggi

The Shadow on the Wall: Peter Lindbergh di Camilla Cataldo

Scatti collettivi, bellezza mai omologata ma plurale e coinvolgente, totale assenza di ritocchi e rimaneggiamenti per una personale etica del lavoro, purezza espositiva e scenari quasi spartani, queste le peculiarità del fotografo contemporaneo più influente, Peter Lindbergh. Egli rappresenta, di fatto, la più nuova avanguardia della fotografia di moda: ha rinnovato idea e modo di rendere la bellezza, ha spazzato via gli stereotipi che imponevano la scelta di modelle giovani e bellissime, optando, in rotta di collisione con la tradizione, per donne sempre diverse, prendendo da ognuna di esse l’essenza più pura, mettendo per sempre in un angolo l’importanza del fattore anagrafico, per lui totalmente eccedente.

In Lindbergh, la vera bellezza è dimostrare davanti all’obiettivo la coscienza e l’accettazione del sé e della propria identità, per citarlo testualmente “Se togli la moda e l’artificio, puoi vedere la persona reale”.

Piegando al proprio immaginario il bianco e nero, che in Lindbergh diventa pura architettonica, parte integrante della sua arte fotografica, l’autore realizza ritratti semplici ed essenziali, mai sovrabbondanti o superficialmente ampollosi, ma estremamente comunicativi. Con il suo approccio innovativo, il fotografo ridefinisce l’intero sistema degli standard di bellezza, che diventano dinamici, mai scontati.

Tra gli innumerevoli successi lavorativi annoverati dal fotografo tedesco, uno che supera i precedenti record è l’aver realizzato per tre volte, nel 1996, 2002 e 2017, l’iconico calendario Pirelli, modificandone, anche in questo caso, le basi : l’edizione 1996 rappresenta un’eccezione dal momento che egli sceglie di non svestire le giovani attrici utilizzate come modelle, mentre nel 2017 decide di rappresentare ed evidenziare le diverse età delle donne, liberandole dalle convenzioni, dalle paure di esporre se stesse.

Sconvolgente, unico, anticonformista e iconico, oltre a delle fotografie che sono vere e proprie opere d’arte, ci ha donato anche verità meravigliose, indici di tutta la sua filosofia di vita.

“This should be the responsibility of photographers today, to free woman, and finally everyone, from the terror of youth and perfection.”

Camilla Cataldo

In alto: foto tratta da www.zoemagazine.net.

Galleria: foto tratte da buro247.sg, identitycampaigning.org, socialmediala.info, pinterest.

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