Le Cabinet

The Myth: Gloria Vanberbilt di Luca Caputo

Ereditiera di una delle più prestigiose e ricche famiglie americane, ambasciatrice di allure indiscusso, anima creativa e designer. Musa di artisti, controversa, adepta alla più alta raffinatezza ma con un inusuale senso del markenting.

I suoi jeans aderenti con un cigno d’oro ricamato sul taschino, sono stati il sogno dell’adolescenza di milioni di ragazze, persino della First Lady Michelle Obama.

“Aveva quel look da “baccanale” tipico dei Vanderbilt” diceva Diana Vreeland, che la voleva su Harper’s Bazaar a soli 15 anni. Era Gloria Vanderbilt, venuta a mancare il 17 Giugno 2019. ” È morta come aveva vissuto: secondo le sue regole”. Queste le parole di commiato del figlio Anderson Cooper, che riassumono come mai l’intrigante figura della madre.

Infanzia patinata. Pozzo che innaffiava sia le pagine delle riviste scandalistiche con i suoi intrighi familiari, sia quelle di moda per il suo estro e la sua bellezza. Un cognome pesante che faceva già cadere in un cliché. Quattro matrimoni. Un romanzo di vita.

Eppure non c’erano stereotipi che potessero definirla. Era una donna che viveva d’amore e d’arte. Nel 1977 lanciò la sua linea denim omonima, in collaborazione con Murjani, che fatturò 300 milioni di dollari in tre anni, e nel 1979 guadagnò il 20% in più di Calvin Klein. Quei paia di jeans, desiderati da milioni di ragazze divennero il simbolo della sfaccettata personalità di una donna, la Vanderbilt, che aveva abbattuto barriere e conquistato, con intuito e charme.

Quella donna si è spenta il 17 Giugno. La stessa donna che aveva ispirato Truman Capote per il personaggio di Holly Golightly in Breakfast at Tiffany” poi reso celebre da Audrey Hepburn sul grande schermo. Quella stessa donna che nel 1968 la rivista LIFE definì “una versione moderna e molto femminile dell’eclettico uomo rinascimentale” per il suo lavoro come “poetessa, attrice, critica letteraria e artista”. Quella donna ritratta di spalle da Horst P. Horst in abito di pizzo e scarpe di raso bianco. Quel cigno dorato. Quel mito. Gloria Vanderbilt.

Luca Caputo

In alto: foto tratta da Hong Kong Tatler. 

Galleria: foto tratte da W Magazine, ABC News – Go.com.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: