Toc, toc, toc. ”Ma’am? La stanno aspettando”. Le parole risuonano nel piccolo bagno, l’acqua del lavandino scorre. Lei sospira:” Tre giorni. Solo tre.”
Spencer per la regia di Pablo Larraín, già applaudito alla 78ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e che uscirà nelle sale italiane il 20 Gennaio 2022, mette in mostra, con uno spettacolo raffinatissimo, straziante e sofisticato tutta la sofferenza e la frustrazione di Sua Altezza Reale Diana Principessa di Galles. Immobile testimone, psicologicamente distrutto, del naufragio del proprio matrimonio, nel fatidico fine settimana del Natale del 1991 a Sandringham House in vacanza con il resto della Famiglia Reale.
La Diana di Larraín, interpretata splendidamente da Kristen Stewart, è una donna intrappolata in una gabbia dorata, stretta tra gioielli vistosi (doni fedigrafi) e abiti haute couture di Chanel. Chiusa in palazzi barocchi inaccessibili, impregnati dal peso della storia; delusa dal proprio futuro, soffocata da una famiglia acquisita fredda e oppressa da un’etichetta intransigente. Persino i figli assistono impotenti allo spettacolo pietoso del crollo della madre. Unica nota dolce il ricordo di un’infanzia idealizzata: quand’era solo Lady Diana Spencer.
Questa è la Principessa che ci racconta il regista cileno. Una donna che in realtà ha pochi tratti in comune con la vera Diana Spencer coniugata Windsor. Quella di Larraín è una storia ampiamente romanzata ed esasperata che ha il suo fulcro non tanto nella vicenda stessa quanto nella bellezza della pellicola fine a se stessa. Lusso e sofferenza, bellezza e dolore; raccontate tramite scenografie, costumi, e musiche che lasciano senza fiato, ma tutto il resto ne risulta appiattito. Appiattita è la Famiglia Reale e le sue dinamiche interne, il rapporto tra marito e moglie e il rapporto con i figli, presentati come trascinati nel declino del matrimonio e infine l’idealizzazione di un’infanzia felice che in realtà non c’è mai stata.
La donna nella pellicola viene schiacciata dalla Principessa. Ma questa è la Diana di Spencer di Pablo Larraín, intrappolata in un melò sofisticatissimo che purtroppo rende poca giustizia alla complessa e inimitabile Diana Principessa del Popolo.
In alto: foto tratta da Indie-eye Network.
Galleria: foto tratta da Awardsdaily, The Indipendent, MadMass Magazine.
Devi accedere per postare un commento.