Tasche rinforzate e rivetti in rame, le doppie impunture, la toppa in pelle e la linguetta rossa.
Come fa un paio di pantaloni a diventare un accessorio insostituibile nell’armadio di tutti dal 1853? Nati dall’idea di rispondere alle esigenze lavorative dei pionieri del Vecchio West, bisognosi di pantaloni da lavoro che potessero resistere all’usura ma anche protettivi, i jeans sono diventati emblema da generazioni e generazioni.
I primi jeans nacquero da un’idea di Levi Strauss, un immigrato tedesco di origine ebraica, che aprì a San Francisco una filiale della società di tessuti creata insieme ai suoi fratelli a New York. La Levi Strauss & Co. mutò nel tempo e grazie al successo del suo prodotto unico, da azienda specializzata in abiti da lavoro per manovali e cercatori d’oro divenne “La madre dei jeans”.
È stato plasmato, strappato, scolorito, stretto, allargato, cropped. Ma ciò che rimane più impresso, oltre che il loro cangiante modo d’uso, è soprattutto la bellezza della loro semplicità che regna incontrastata e che vince su tutto, nonostante le mode cambino. Ogni jeans ci accompagna in ogni giorno e stanno bene su tutto da sempre! Che fatica se non li avessero inventati. Una rivoluzione non voluta forse, inaspettata, ma che resta sempre attuale. E ancora una volta regala una conferma. Dal 1853 poco è cambiato; si crede sempre nella forza della semplicità come arma vincente.
Non ci credete che un paio di jeans abbiano potuto rappresentare un cambiamento? Beh, guardate cosa indossate in questo momento, magari vi sarà sfuggito, ma avete addosso la rivoluzione!
Floriana De Rosa
In alto: foto tratta da Instagrammer News.
Galleria: foto tratte da media.vogue.it, Iza by Silvia Davila.
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