Personaggi

Rivoluzioni sussurrate: Franca Sozzani di Luca Caputo

I preraffaelliti capelli biondi che ricadono lungo le spalle, i penetranti occhi azzurri, i lineamenti raffinati e la testa, come affermato da lei stessa, rimasta all’effervescente Londra dei Sixties.
Queste poche parole, descrivono a malapena l’eleganza racchiusa, la finezza innata, la creatività sovrabbondante, presenti nel corpo minuto di questa donna straordinaria: Franca Sozzani.

Mantovana, diplomata al Liceo Classico Virgilio si è laureata all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in Lettere e Filosofia con una tesi in Filologia germanica. Sembrano quasi i convenzionali arbori di una donna borghese che di lì a poco si sarebbe dedicata ai figli e alla vita domestica. Quanto di più lontano.

Ha iniziato la sua carriera lavorando da Vogue Bambini e a seguire come Direttore Responsabile di Lei e dopo anche di Per Lui. Ma la sua leggenda ha avuto inizio nel 1988, anno in cui divenne Direttore Responsabile di Vogue Italia, posto ricoperto sino alla prematura scomparsa. Ruolo interpretato secondo la sua indole: esplosiva ma discreta, forte ma raffinata.

Le sue proposte editoriali hanno sconvolto il Fashion System che mai si sarebbe aspettato tanta rivoluzione da una donna così misurata.
Le fiere curve esibite in Belle Vere del Giugno 2011, i volti plastificati e le espressioni immobilizzate dal botox in Makeover Madness di Luglio 2005, il controverso numero sui disastri ambientali di Agosto 2010,quello contro la violenza sulle donne ispirato al cinema horror di Aprile 2014, fino ad arrivare al famoso Black Issue del Luglio 2008, trionfo della bellezza nera. Criticati, controversi, applauditi, sono solo alcuni esempi delle grandi proposte editoriali di Franca Sozzani, concepite insieme al fotografo Steven Meisel; che l’hanno portata sulla soglia del licenziamento quanto tra le stelle del cielo del mondo della Moda.

E’ stata Direttore Responsabile di L’Uomo Vogue, Direttrice Editoriale della casa editrice Condé Nast per l’Italia e Presidente della Fondazione IEO, Istituto Europeo di Oncologia; madrina e figura fondamentale di Convivio, Mostra Mercato di beneficenza per Anlaids. Prima che giornalista di moda era una donna giusta, garbata, sofisticata e gentile, che esprimeva il suo immenso potere, non con tirannia, ma attraverso la sua instancabile creatività.

A 3 anni dalla sua scomparsa, il suo ricordo è rimasto vivissimo nelle mente di chi l’ha conosciuta, di chi ha lavorato con lei e di chi la seguiva. Immortalata in Franca: Chaos and Creation del figlio Francesco Carrozzini, questa signora per bene, dalle fattezze di una fata turchina ha fatto dimenticare chi è venuto prima di lei e con il suo estro misurato continuerà ad ispirare coloro che sono venuti dopo di lei.

Luca Caputo

In alto: foto tratta da Pubblicità Italia.

Galleria: foto tratte da LaPrensa.hn, Art + Commerce, The Undefeated.

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