Spaziose, ariose e immense, le volte Art Nouveau del Grand Palais, sono oramai da anni, iconica cornice della location degli epici show della maison Chanel. Così com’è stato per la presentazione dell’ultima Collezione Cruise 2019-2020, il 3 Maggio 2019.
Questa volta, scenografia si, ma ridotta al minimo, quasi essenziale. Rotaie con finte fermate e panchine in stile, un viaggio immaginario nei luoghi cari a Chanel. Nessuna imponenza, nessuna strabiliante installazione. Panchine, rotaie e insegne Belle Époque. Pulita ed essenziale, tra i ricami di ferro sulle volte degli archi e sulle cupole.
Sfila una donna Chanel nel suo animo più profondo. Tailleur iconici, balze di chiffon, scarpe bicolore di pelle di capretto e nuove reinterpretazioni delle giacche alla marinara, quelle che Mademoiselle Coco creò ispirandosi ai pescatori di Deauville.
Ma è scomparsa quella maestosità, quella sovrabbondanza di costruzione, quel glamour scintillante, quelle forme idealizzate. E’ scomparso il passato. È scomparso Karl, il Kaiser. La collezione porta ancora alcuni segni del suo stile, ma la donna Chanel ha finito di far parlare un uomo per lei, oramai parla da sé. Virginie Viard, nuova Direttrice Creativa della maison, quasi erede designato da Lagerfeld, nonché suo silente braccio destro per trent’anni; ha alleggerito la donna Chanel che fluttua leggera nei suoi abiti, anziché sfilare, come con le magnifiche creazioni di Lagerfeld.
Nelle linee semplici, pratiche, talmente chic da sembrare diafane, sta il suo discreto trionfo, come discreto è stato il saluto alla passerella. Nel nome di Mademoiselle. Nel nome delle donne. Virginie Viard.
Luca Caputo
In alto: foto tratta da CRASH Magazine.
Galleria: foto tratte da www.chanel.com.
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