Un sottile sopracciglio incornicia il sensuale sguardo di Vivien, le labbra carminie di Marlene si muovono all’unisono mentre canta la sua celebre canzone. Le lacrime scorrono abbondanti dagli occhi definiti da tanto, tantissimo mascara della divina Greta. Sono gli anni trenta dove le donne iniziano a fiorire grazie alla raffinatezza e all’eleganza che pian piano sbocciavano dentro di loro a dispetto del grigiume di quel tempo. Grande Depressione, gli albori della Seconda Guerra Mondiale e il razionamento dei tessuti non riuscirono a spegnere la vera bellezza delle donne che per la prima volta si affacciò sulla storia.
L’incarnato rimane candido ma dimenticate il pallore che affliggeva gli ovali degli anni Venti, il disegno di un archetto più pronunciato, fissato con vasellina e olio d’oliva per ottenere un finish lucido, sostituisce le naturali sopracciglia precedentemente rasate. I chiaro/scuri lavoravano la parte alta degli occhi: un acerbo cat crease era così ottenuto grazie alla palpebra fissa con gli scuri e alla palpebra mobile con i chiari, tutto poi, veniva incupito con abbondante mascara ricavato dal carbone. Le gote venivano accarezzate da un roseo blush e le labbra riempite di rosso carminio.
Mademoiselle Chanel fu la massima interprete della moda anni trenta, anche estetica. Quando, a seguito di un incidente si tagliò i capelli, tutte le altre la imitarono e si diffuse la moda del taglio appena sotto l’orecchio.
Questo stile unico, che per la prima volta diventa uno strumento in mano alle donne per valorizzare e migliorare la propria vita, per farle sentire più belle; è talmente di nicchia che poche sono state le dive che si sono lasciate affascinare e coinvolgere per riprenderlo. Rivive, però, in film revival sull’epoca o in colossi hollywoodiani come “King Kong” e “The Aviator”.
Giorgia Crudo
In alto: foto tratta da Pinterest.
Galleria: foto tratte da Lo zodiaco interiore, Pinterest.
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