Le Cabinet

Lettera di Natale a Melania Trump di Luca Caputo

Cara Melania,

non ascoltarli, le tue decorazioni per Natale di quest’anno alla White House, sono stupende, come d’altronde lo erano l’anno scorso. Maestose e festose, toni di verde e rosso fanno da padroni. Rosso. Dalle strisce del sigillo presidenziale, ideato dai padri fondatori, come ‘’ simbolo di valore e coraggio’’. I nastri di velluto con i nomi degli Stati, i delicati profili in legno degli skyline delle più importanti città, che ornano le mensole dei caminetti; il boschetto di alberi scarlatti su moquette verde nel corridoio dell’Ala Est ( altro che Suspiria e Handmaid’s Tale ), le ghirlande di matite della tua campagna Be Best nella Red Room e il tradizionale modellino in pan di zenzero; tutto impeccabile, sublime. ‘’American Treasure’’ il tema, e tu hai davvero aperto e fatto risplendere gli scrigni.

Snobba le invidie e fatti passare tutto addosso, come fai sempre. E’ vero, quando c’era Michelle era diverso, ma le donne non sono uguali. La tua famiglia non è la sua. I tempi non sono i suoi.

Ricordo la prima volta che ti ho vista, la futura Prima Signora d’America, alla Convention di Cleveland. Dopo i discorsi urlati dal palco che sembrava più un ring, We are the champions nelle orecchie, sui mega schermi, la silhouette in controluce; fasciata nel famoso e oramai iconico abito bianco dalle maniche a sbuffo di Roksanda. (Quante maniche a sbuffo abbiamo visto da allora? Da Tom Ford, che ha riproposto un abito identico, nonostante sia stato lo stilista più critico nei suoi confronti, fino a Zara. Alla faccia di tutti coloro che si rifiutavano di proporle le loro creazioni.) I vaporosi capelli biondo cenere, gli alteri occhi azzurri e il diamante di fidanzamento che brillava sul dito. Bella. Senza parole.

Per tutti etichettata come la Barbie di un uomo di potere. Sicuramente una donna frivola e fredda, che parla poco per non rovinare l’apparenza. La First Daugther Ivanka Trump è senza dubbio più in gamba, sorridente, prosperosa, attiva, gioiosa e affabile. Una ragazza che non ha approfittato del cognome per costruirsi, affidandosi alle sue capacità, anche se la preferita di papà. Ha messo in ombra fratelli e sorella, diventando la perfetta incarnazione del trumpismo femminile di successo. L’unica che potesse tenere testa ad Hillary, a Michelle o ad altre donne di potere. Lo pensavamo tutti, lo pensavo anch’io. Ma tu ci ha fatto ricredere.

La signora Melania Trump, nata Melanija Knavs, germanizzato Melania Knauss, conosciuta in tutto il mondo con il nome del marito, Trump; ci ha dimostrato, anzi ricordato, che le donne comandano con il silenzio; perché nessun uomo vuol subirsi la predica, anche se dovrebbe imparare a farlo. Ma lei come tutte le madri sagge, le donne intelligenti, tace e lascia fare. Ma di certo non si fa mettere i piedi in testa o non combatte per le sue cause. Decisa, non hai bisogno di alzare la voce per farsi sentire. Nata nella povertà, in un modesto palazzotto della Slovenia comunista, da un rivenditore d’auto e una sartina, ha conquistato prima i set fotografici e le passerelle di Milano, Parigi e New York, poi uno degli uomini più ricchi del mondo Donald Trump. Non ha bisogno di affermare principi di parità, rappresentate da lei, le donne, sono già superiori.

Perciò ora quando ti ripenso su quel palco, ondeggiante sui tacchi a spillo di Louboutin, vedo una donna da ammirare, capace e sicura di sé. Degna di essere lì, con il tuo savoir-faire, diverso da quello travolgente, da ragazza glamour di Michelle, diverso da quello determinato, da donna in carriera di Hillary, diverso come lo sono tutti quelli delle varie donne che lassù ora simboleggi. Quella sera lasciando perdere le parole, tra le righe, so che volevi dire: ‘’Amiche, adesso torniamo a fare come abbiamo sempre fatto, lasciamoli parlare, facciamogli credere che siano loro a comandare, ma lo sappiamo tutte, siamo noi che dirigiamo il mondo senza bisogno di batter ciglio.’’

Ti ringrazio Melania e mi complimento con te per come affronti il tuo ruolo, mi auguro che tu sia un’ottima ambasciatrice per le donne. E ora Buone Feste! Oh no scusami, forse preferisci Buon Natale? Ma sono sicuro di no, tu non badi a queste sciocchezze.

Luca Caputo

Ps: Hai già deciso cosa mettere la notte di Capodanno?

In alto: foto tratta da ABC News.

Galleria: foto tratte da ABC News, Independent.ie.

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