Le Cabinet

La strada, la lotta, l’amore: Addio a Letizia Battaglia di Luca Caputo

Non c’è lotta senza amore, in fotografia – e nella realtà. Ma amore e lotta hanno un solo posto dove incontrarsi, ed è la strada.”

Ecco il risultato dell’equazione proposta data dal titolo e risolta dagli stessi autori. ”La strada, la lotta, l’amore” libro di Letizia Battaglia, Tano D’Amico e Uliano Lucas, tre grandi fotografi. Oggi difronte alla scomparsa di Letizia per descrivere la sua personalità, il suo lavoro, bastano proprio queste tre, potenti, parole: la strada, la lotta, l’amore. Questi sono anche gli ingredienti che costituivano la ricetta del lavoro della fotografa siciliana, tra le più apprezzate; che miscelava l’impegno politico e alla passione per la fotografia. Quelle immagini in bianco e nero potentissime e vividissime che raccontavano la Palermo che era, la Palermo quotidiana e non ultima la Palermo mafiosa di cui era nemica giurata, sono il lascito di una donna che con la sua arte ha cercato di cambiare, nel suo piccolo, il mondo.

Nata e morta a Palermo ha lavorato principalmente nella sua città, dopo una breve esperienza a Milano. Famosissima a livello internazionale, ha scosso le coscienze con le sue foto scottanti, vive e spesso scomode: documentò gli anni di piombo del capoluogo siculo, ritrasse Giulio Andreotti con esattori mafiosi, le cui foto furono acquistate per il processo, e fu la prima a fotografare il corpo senza vita di Piersanti Mattarella. Immortalava la mafia cruda su pellicola, tanto che in un suo celebre autoritratto si fece fotografare con un muro graffiato, appunto, dalla parola ”mafia” alla spalle.

Scomparsa a ottantasette anni, le sue foto, premiate anche da celebri riconoscimenti, sono il suo lascito a una lotta che non è ancora stata vinta. La sua vita invece è stata sempre sinonimo di libertà. Una libertà conquistata per la sua indipendenza come donna e poi come professionista e cittadina. Una guerriera fino in fondo.

Luca Caputo

In alto: foto tratta da Il Capoluogo.

Galleria: foto tratte da Giornale di Sicilia, The Guardian, Il Riformista.

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