Le Cabinet

La Diva: Lucia Bosè di Luca Caputo

”Nel provino Lucia Bosè rivelò un’aria fosca e conturbante, giustissima. E quando […] cominciammo a metterle addosso abiti di alta sartoria e gioielli veri, si trasformò in uno splendore. […] Aveva 19 anni, era meravigliosa, non si poteva non innamorarsene.”

Michelangelo Antonioni

Bella, raffinata e ultimamente blu elettrica. La storia emozionante di una commessa lombarda, che grazie ad un’incontro fortunato divenne una diva, una stella che brillava nel mondo del cinema; musa dei più grandi registi e amore dei più grandi attori. Moglie e madre devota aveva una tempra e un carattere unici, come i suoi capelli, dall’iconico colore blu elettrico. È venuta a mancare il 23 Marzo 2020 all’Hospital General De Segovia in Spagna, sua patria d’adozione. Era Lucia Bosè, celebre attrice italiana , moglie del torero Luis Miguel Dominguín e madre di Miguel Bosé; morta a causa di una polmonite aggravata dal COVID-19: spietato assassino invisibile che non risparmia nessuno. Neanche una stella come lei.

La sua storia inizia dietro il bancone della Pasticceria Galli a Milano, quando era ancora Lucia Borloni ed ebbe una svolta grazie all’incontro con Luchino Visconti, che la notò proprio sul posto di lavoro. Da lì a sancirne la popolarità si aggiunse la vincita di Miss Italia 1947 a Stresa, davanti a Gianna Maria Canale e Gina Lollobrigida. La sua carriera decollò, grazie al suo talento raffinato e alla sua innata bellezza. Film dopo film incantò il pubblico, regalandogli appassionate performance: ”Non c’è pace tra gli ulivi” di Giuseppe De Santis, ”Cronaca di un amore” e ”La signora senza camelie” di Antonioni, sono annoverati tra i suoi successi.

Dopo 17 film lasciò l’Italia e la sua carriera, trasferendosi in Spagna e dedicandosi al matrimonio e ai figli. Dopo il divorzio, ritornò al cinema, suo primo amore; diretta da Fellini e dai Fratelli Taviani, ma con partecipazioni anche sul piccolo schermo. Nel 2000 riuscì a realizzare il suo sogno d’infanzia e creò nella città di Turégano il primo Museo degli Angeli che raccoglie le rappresentazioni degli angeli provenienti da ogni parte del mondo.

Ci ha lasciati da poco quella signora distinta, un po’ eccentrica forse. Attrice e madre appassionata ci ha regalato il ricordo di una donna raffinata che ha vissuto con sapore, passione e gusto, sempre però fedele alla sua natura riservata. In suo ricordo rimangono gli angeli esposti nel museo da lei fortemente voluto, alcuni dei quali curiosamente hanno i capelli blu elettrici.

Luca Caputo

In alto: foto tratta da Una parola buona per tutti.

Galleria: foto tratte da arabeschi.it, Vanity Fair España.

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