Le Cabinet

Il Sogno di Charlotte di Luca Caputo

Tutti noi li sogniamo, li desideriamo, in pochi li vivono e ancor più pochi riescono ad interpretarli: sono i royal wedding. Eventi per cui la definizione ‘’giorno più bello della vita’’ non basta.

‘’Felicitazioni e doni sono arrivati da ogni parte, inviati da re e regine, presidenti e primi ministri, magnati del cinema e miliardari. Grace Kelly, ora Sua Altezza Serenissima la Principessa di Monaco si è lasciata alle spalle tutto quello che conosceva per vivere una nuova vita, in un nuovo mondo. Destinata a vivere per sempre felice e contenta con il suo principe azzurro.”

Dev’essere stato quel ricordo, il ricordo di quella fiaba vissuta dalla nonna, ad ispirare la nipote Charlotte per la concezione del suo royal wedding. Dall’ 1 Giugno 2019, Charlotte Casiraghi ha così iniziato a scrivere la sua di storia nel libro di famiglia: i Grimaldi; che dall’arrivo della Principessa americana, da quel 14 Luglio 1956. hanno regalato al mondo un’ideale da sognare, e a loro stessi uno da proteggere.

Un misto tra regalità e mondanità, un cocktail che riassume perfettamente il piccolo Principato, è stato ciò che si è respirato il giorno del matrimonio civile, tenutosi al Palais Princier, seguito dai festeggiamenti a Villa la Vigie. Raffinata, ai piedi dello scalone d’onore, la sposa ammaliava, in abito corto. Saint Laurent di Anthony Vaccarello, in grigio broccato ornato da tre fiocchi. Al suo fianco, sorridente, lo sposo Dimitri Rassam. Presente tutta la famiglia reale insieme ai parenti dello sposo, al figlio della coppia Balthazar e ai figli avuti dalle precedenti relazioni della coppia: Raphael, di Charlotte Casiraghi e Gad Elmaleh e Darya, di Dimitri Rassam e Masha Novoselova.

A strapiombo sul mare invece, tra i candidi marmi di Villa la Vigie, ristrutturata da Karl Lagerfeld negli anni novanta, coppe di cristallo colme di champagne hanno brindato ai novelli sposi. Charlotte spiccava in una bianca creazione Chanel, valorizzata da una collana di diamanti Haute Joaillerie Cartier appartenuta a Grace di Monaco. Per conservare il ricordo della nonna accanto a sé in uno dei giorni più importanti della sua vita.

Ma è stato al tramonto del sole su un mare screziato d’oro, al profumo di lavanda, in Provenza, che la coppia è stata consacrata nell’ intimità del rito religioso. Un ”romantico sogno campestre” è l’espressione che più potrebbe definire il prezioso abito Giambattista Valli Haute Couture, in delicato chiffon e raffinate balze in pizzo; che richiamava quello della madre Caroline nel giorno del suo primo matrimonio con Philippe Junot. Un lungo velo scendeva dai capelli raccolti. Tra le mani un mazzolino di grano e lavanda.

Lontana dal mito in pompa magna del royal wedding dei nonni, Charlotte da donna moderna qual è, ha dato la sua interpretazione del giorno del sì; conservando però la semplice gioia, il naturale affiatamento e la sospirata speranza. Dando vita al suo sogno. Il sogno di Charlotte.

Luca Caputo

In alto: foto tratta da Vanity Fair. 

Galleria: foto tratte da ¡HOLA! USA, Vanity Fair, Tumblr.

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