Giallo e Blu: Vanity Fair si tinge di Ucraina. Uno squarcio di colore sul volto in bianco e nero del Presidente Zelensky. Il suo sguardo dritto, intenso e leggermente malinconico attrae i potenziali lettori dagli scaffali degli edicolanti. Lui, il Presidente che non ha abbandonato il suo popolo, già consacrato come uno degli eroi della resistenza. Ma non dimentichiamoci dell’altra faccia dell’Ucraina; l’altra faccia della storia. Quella storia scritta dalle donne con in mano il kalashnikov sulla destra e i figli nella sinistra, che stanno lottando per poter scrivere altre pagine. Una delle sue protagoniste è Olena Zelenska: la First Lady. Il titolo richiama alla mente un’ immagine antiquata di donna che sta sempre un passo indietro, dal volto caloroso e accogliente, con capelli cotonati e collane di perle, sempre incartapecorita a posare per foto di famiglia in salotti immacolati e residenze lussuose. Niente di più lontano dalla Zelenska. Per carità, ha anche ricoperto quel ruolo, anche egregiamente come testimoniano le foto patinate pubblicate da Vogue, che celebrano la sua bellezza e il suo senso dello stile. Di certo caratteristiche importanti per un leader; ma forse più che mai, lei, rispetto ad altre colleghe sta svolgendo la sua vera missione: figura rappresentativa e aspirazione della categoria che rappresenta ovvero le coraggiose e potenti donne ucraine.
La famiglia presidenziale ucraina è isolata in una località segreta. Il presidente è il primo sulla lista nera di Vladimir Putin. Avrebbe potuto fuggire e dirigere le operazioni fuori dal paese invece no. I Zelensky hanno preferito rimanere nelle loro terra natia a supportare orgogliosamente la loro nazione. «Non cadrò nel panico, o scoppierò a piangere» fa sapere Olena dal suo Instagram da oltre due milioni di followers. Sicuramente parole dette come incitamento per prima a lei stessa mentre lo schermo si rigava di lacrime di fronte ai ricordi di una vita oramai spazzata via. Ma lei tiene a mente che è un simbolo ed è chiamata dal suo senso di attaccamento alla patria al dovere: «Sarò calma e fiduciosa. I miei bambini mi guardano e resterò vicino a loro e accanto a mio marito. Ma anche accanto a voi, miei cari ucraini. Vi guardo tutti: in tv, per strada, su internet. E sapete cosa? Siete meravigliosi e sono orgogliosa di vivere con voi nello stesso Paese». Lontani i giorni di scuola accanto a quello che ancora non sapeva sarebbe diventato il suo futuro marito. Lontani i giorni come scrittrice e architetto. Lontani i giorni dei progetti sull’alimentazione e sull’emancipazione femminile che come First Lady aveva abbracciato. Giorni distrutti sotto le bombe russe e straziati dalle minacce personali di morte. Ma lei è un’ucraina. Rimarrà a difendere la sua terra per come può, a ribadire la sua libertà e ad essere un’esempio per le donne, ma non solo, di tutto il mondo.
Luca Caputo
In alto: foto tratta da Vogue UA.
Galleria: foto tratte da Vogue U.A.
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