Clara, dagli occhi languidi e lo sguardo commosso, mentre interpreta una melodrammatica partenza in stazione, Luoise, ipnotica, intensa, avvolta in una nuvola di fumo disegnata dal gesticolare elegantemente la sua sigaretta, Joséphine, esotica raggiante, dalla pelle dorata, iconica nel suo gonnellino di banane passato alla storia. I ruggenti, gli Anni Venti, che graffiarono la storia, che portarono una forte ventata di novità a seguito della prima guerra mondiale, furono e sono ancor ’ora tra le epoche che non smettono di affascinare il mondo della Moda e del costume, ma anche quello del beauty e del maquillage. Certo con il tempo i gusti sono cambiati, abbiamo, al giorno d’oggi, richieste sempre diverse per i prodotti beauty, ma l’amore per quello stile a tratti malinconico e intriso di una languida sensualità, non smette di affascinare. Da Katy Perry a Kirsten Dunst, questi anni non smettono di ruggire.
Bianco candido e teatrale spadroneggiava sugli ovali delle dive e delle ragazze dell’epoca. Con l’eccezione della Divina Joséphine Baker, un incarnato quanto più niveo era quello che più si desiderava. Ma quell’agognato effetto fu pagato a caro prezzo: l’utilizzo sconsiderato di BIACCA ( fondotinta a base di piombo) misto a talco per ricreare l’effetto marmoreo, si scoprì cancerogeno per la pelle, provocando enormi danni. L’arco sopraccigliare veniva rasato e ridisegnato ad archetto sottile senz’angolo per accentuare la languidità dello sguardo, valorizzato con pigmenti di grigio e nero. Occhi fumosi, per un aspetto teatrale, melanconico e labbra color mattone o rosso scuro, accentuando l’arco di cupido.
L’ideale di donna esile, stereotipata, dal volto truccato come una maschera, veniva contrapposto alle flapper girl: donne forti, libere dalle convenzioni. Con gonne corte, look maschili e truccatissime non accettavano il fatto di non avere un ruolo incisivo nella società e non si accontentavano di fare le ‘’belle statuine’’.
Nonostante le linee beauty Anni Venti non passino mai totalmente di Moda; si può parlare di tendenze, ispirazioni, ma non di vero e proprio make-up, per il quale dovremo attendere glia Anni Trenta e Quaranta con la nascita del culto della cosmesi.
Giorgia Crudo
In alto: foto tratta da Pinterest.
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