7 Novembre 2020, Chase Center di Wilmington. Rumorosi flash all’impazzata ed entusiasmo frizzante, fanno vibrare l’aria. Si celebra il nuovo Presidente degli Stati Uniti; fresco di vittoria, in quelle che rimarranno tra le più controverse elezioni della storia americana. Al suo fianco, fasciata in un abito longuette di Oscar de la Renta, taglio asimmetrico e intarsi di ricami floreali; la moglie Jill Biden. La nuova First-Lady, anzi pardon, la dottoressa Biden, come preferisce essere chiamata è una delle poche ad essere stata prima Slotus e poi Flotus (Second e First-Lady degli Stati Uniti) e nel suo ritorno alla White House porterà un nuovo stile.
Jill Biden sarà la prima First-Lady a continuare la sua carriera personale come insegnante, come già fece nel suo primo mandato e prima di origini italo-americane (suo nonno, di cognome Giacoppo, poi divenuto Jacobs, era di Gessi, in provincia di Messina). Con la sua vitalità, saggezza e coraggio, Jill Biden, imporrà un’ideale di donna in prima linea, fiera e tenace. Il suo stile elegante, accurato e pratico lascia indovinare il suo carattere. Opposta all’eminenza grigia di Melania Trump, Mrs Biden invita le donne a vivere la loro vita e a farsi valere. Come lei stessa ha fatto per prima: dalla sua storia d’amore come seconda moglie di Joe Biden alla sua carriera personale e come partner politica.
Dalla donna, che ha bloccato fisicamente una vivace contestatrice di suo marito durante e che ha interrotto una riunione in bikini e con scritto un enorme ”NO” sulla pancia, mentre alcuni consiglieri consigliavano a Joe di sfidare Bush nel 2004; cos’altro dobbiamo aspettarci?
7 Novembre 2020, Chase Center di Wilmington. Un boato di applausi insorge, con passo deciso una figura di donna conquista il palco. Questa sera si celebra non solo la sua vittoria, ma quella delle donne, tutte; che finalmente possono vedere una di loro divenire Vicepresidente degli Stati Uniti d’America. Tailleur bianco, Carolina Herrera, blazer monopetto e pantaloni dritti, blusa di seta dal collo lavallière: Kamala Harris.
“Anche se sono la prima a ricoprire questa carica, non sarò l’ultima”. Origine afro-americana (e non solo) ma preferisce definirsi semplicemente americana; una combattente che ha sfidato le convenzioni e ha vinto. Sul palco è in bianco, colore simbolo del movimento femminista. Una luce, una vittoria, in tempi bui per il mondo, scosso ed instabile, tra pandemie e crisi politiche. Al di là della storia personale della candidata, queste poche parole già bastano a far capire la tempra di una donna che ha già cambiato, in una sola notte, il corso della storia. Ma non è tutto. Il marito, Doug Emhoff, primo Second-Gentleman, ha deciso di stoppare la sua carriera per sostenere la moglie. “Faccio quello che ho sempre fatto: sostengo Kamala, sono qui per lei, la amo, le dò tutto il sostegno di cui ha bisogno”. Un assaggio del futuro?
Ladies and Gentleman, le donne di Joe Biden.
Luca Caputo
In alto: foto tratta da Deadline.
Galleria: foto tratte da Express & Star, The Independent, L’Officiel Italia.
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