Le Cabinet

Eterna Monica di Luca Caputo

Mi fissava direttamente dalla prima pagina. Il suo sguardo felino mi rapiva. La bocca, sensualissima, era dischiusa. Una nuvola di biondi capelli cotonati le incorniciava il volto. Da anni quello sguardo non bucava lo schermo; rimasto impresso, fissato sulla pellicola ma vivo nelle mente del pubblico. Ancor ‘oggi quella verve, quella bellezza è rimasta insuperata. Indimenticabile. Eterna Monica.

Mercoledì 2 Febbraio 2022. A novant’anni si è spenta la stella di Monica Vitti, una delle più grandi attrici italiane. Come definirla altrimenti? Era l’essenza della bellezza italiana più vera. Senza stereotipi, senza spettacolarizzazione. Come il grande cinema che ha interpretato: ruoli drammatici, comici; da bruna, da bionda; di donne seduttrici, di donne problematiche. Questi personaggi, nati dalla mente di grandi registi, Antonioni, Sordi, Monicelli; che si incontravano con la sua maestria di attrice, con le loro caratteristiche, pezzo per pezzo, hanno dato vita al mito della Vitti. Ma Monica era prima di tutto una vera italiana.

L’impronta della sua mano è impressa sul marciapiede del Palais des Festivals a Cannes, nella sua vita ha ricevuto cinque David di Donatello come migliore attrice protagonista, tre Nastri d’argento, dodici Globi d’oro, un Ciak d’oro alla carriera, un Leone d’oro alla carriera a Venezia, un Orso d’argento alla Berlinale, una Concha de Plata a San Sebastián e una candidatura al premio BAFTA. Ma l’affetto e la devozione del pubblico sono sempre stati il suo più grande riconoscimento.

Consacrata, quasi un’icona pop, rimarrà nel tempo un’ideale a cui ispirarsi. Vitti d’arte, Vitti d’amore.

Luca Caputo

In alto: foto tratta da Amica.

Galleria: foto tratte da Fanpage, Pinterest.

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