Zac, zac, zac. Cadenzando, taglio dopo taglio, le forbici si fanno strada tra i metri di taffetà magenta. Gli sbuffi di vapore del ferro da stiro rianimano i tessuti. Paillets dopo paillets, si creano dei capolavori. Si danno vita a dei sogni, naturalmente tutti da indossare, ma se ne concretizza anche un altro: quello di dar vita ad un brand di couture in tempi moderni. Volta 1998, marchio fondato da tre giovanissimi: Stefania Guzzi, Giovanni Memoli e Ilenia Orlando. Collezioni sofisticate e raffinate, ricche di savoir-faire particolarissimo, miscelato tra artigianalità, creatività e ricerca. Ma questa è anche una storia al sapore di gioventù e coraggio; ma preferiamo farcela raccontare da loro stessi.
Il Trio: tre personalità diverse, tre approcci diversi. Come riuscite a farle combaciare per creare le vostre collezioni? Sicuramente nel processo creativo lascerete dietro alcuni aspetti della vostra personalità per metterne in risalto altri che vi possano aiutare ad avere un risultato comunitario anche se partorito da menti diverse. Qual è il vostro segreto?
Il brand Volta 1998 è formato da un trio, tre personalità nettamente distinte che fanno squadra. Come in ogni team è presente una suddivisione di ruoli, seppur non strettamente circoscritti, in quanto la collaborazione, lo scambio di idee e la manodopera coinvolgono equamente ogni membro della squadra. È da tenere in considerazione che il brand Volta 1998 ha come scopo la realizzazione di capi unici ed esclusivi realizzati a mano, motivo per il quale è richiesta la manodopera di più persone e le tempistiche differiscono significativamente da quello che è il mondo dell’industria del fashion. Ogni collezione, gestita dal direttore creativo, è frutto della combinazione tra studio accurato di tendenze e uno spiccato senso estetico bilanciato e discusso dai tre componenti del brand, lavoro mirato a fare emergere un concetto nuovo e articolato di moda frutto di tre menti diverse e cooperative. L’aspetto creativo, dunque, è anch’esso il risultato di innumerevoli scambi di opinioni, studi di tendenza, arte e storia del costume e della Moda, sarebbe del resto fuori luogo associare il successo di una collezione esclusivamente al gusto personale del fashion designer in quanto le influenze e i margini da rispettare sono molteplici, quali: esigenze di mercato, esigenze del brand come costi e tempistiche oltre che le tendenze di riferimento. La base organizzativa non è un intersecato amplesso segreto di fasi, come spesso si tende ad immaginare per le grosse aziende, bensì è stato adottato un sistema piuttosto semplice e funzionale che prevede la suddivisione di ruoli e responsabilità in relazione alle naturali inclinazioni professionali di ogni componente all’interno del team. Fare squadra, agire con una comunione di intenti e obiettivi è il metodo più efficace per creare una “liaison” tra individui diversi.
La vostra prima collezione dal sapore anni Ottanta, non si sofferma sul camp tipico del periodo, ma riesce a catturarne l’amore per il massimalismo e farlo rifiorire in forma fresca e decisamente chic. Non un’impresa facile. Ma come mai proprio quegli anni?
L’exploit della prima collezione non è stata un’impresa facile, il progetto è nato in tempi complessi fatti di restrizioni, tuttavia l’entourage del brand Volta 1998 ha voluto celebrare l’amore per la vita, per le feste e la condivisione del bello con una collezione d’ ispirazione anni 80. Nonostante le tendenze suggerissero la reminiscenza di un periodo segnato dagli eccessi e dalla ridondanza di forme, colori e materiali, la direzione creativa del brand ha voluto creare un ossimoro, bilanciando elementi massimalisti di gusto tipicamente anni 80 con elementi più semplici e lineari. Si può riscontrare questo particolare binomio in alcuni completi dove le vestibilità sono abbondanti, i colori creano contrasti accesi ma i modelli e le linee risultano semplici e lineari.
Donne Volta. Saremo curiosi di vedere tracciati da voi due profili: il primo quello di un’icona a voi cara, di una musa ispiratrice e il secondo quello di una vostra cliente, a cui è dedicato il vostro lavoro.
Per questa collezione non è stata presa in considerazione una figura specifica di quel periodo come riferimento, nessun personaggio illustre ha finto da “musa”, non è stata considerata nemmeno la componente uomo-donna, piuttosto l’intento era di voler fare emergere una forte personalità tipicamente anni 80, indipendente e libera da ogni vincolo sociale, una personalità giovane e modaiola talvolta dalla sessualità fluida, proprio a favore della libertà di poter esprimere sé stessi e il desiderio di poter indossare ciò che si vuole indipendente del proprio sesso di appartenenza, i capi sono stati concepiti per poter essere indossati da chiunque voglia immedesimarsi nel Mood Volta1998. La Moda del resto è fluida, cambia e viene cambiata costantemente.
Da giovanissimi a giovanissimi. Secondo voi che rapporto intercorre oggi tra la Moda e le ultime generazioni?
Il concetto di fluidità ha preso molto piede negli ultimi anni, risultato di una società soprattutto giovanile bramosa di avere una mentalità aperta. Il compito della moda e quello di captare questi movimenti sociali, interpretarli e riproporli al pubblico usando spesso come “mezzo” vincolativo personaggi pubblici e famosi. Attori, cantanti e vip sono come linfa dal quale trarre ispirazione di stile, soprattutto per i più giovani, i quali prediligono mettere in evidenza aspetti esteriori piuttosto che qualità personali e intellettuali, affannandosi nel provare a raggiungere il più possibile lo stile dei personaggi stimati e ciò che essi rappresentano, dando così origine ad un circolo eterno di rincorsa tra Moda e società.
A dei giovani che si stanno ora approcciando alla Moda, che magari la studiano o che sognano di lavorarci, quali consigli dareste a seconda della vostra esperienza personale?
Distinguersi dalla massa con uno stile da “upper side”, diventa fondamentale per i giovani, sempre più disposti a spendere cifre ingenti per acquistare capi griffati o al contrario capi contraffatti pur di sentirsi parte di un club, in ogni caso il risultato è quello di una società giovanile che segue il fashion spesso dimenticando quasi completamente lo stile proprio (componente fondamentale capace di rendere realmente esclusivi), risultando piatta e omogenea.
Luca Caputo
In alto: foto tratta da Instagram Volta1998.
Galleria: foto tratte da Instagram Volta1998.
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