Domenico Dolce, 13 Agosto 1958, Polizzi Generosa. Stefano Gabbana, 14 Novembre 1962,Milano. I loro anagrafici daranno vita proprio a Dolce & Gabbana e quello che è oggi. Non solo uno dei brand più noti nel panorama internazionale ma un’effige di esperienza e storia della Moda.
Il primo incontro che segnerà una delle prime svolte nell’attività sarà proprio una telefonata, Dolce infatti contattò l’azienda nella quale Gabbana era impiegato per cercare lavoro. Dal momento dell’assunzione del primo, lavorarono insieme, e Gabbana istruirà Dolce sul funzionamento di una casa di Moda. La prima sfilata avviene nel 1985 ma in realtà non ebbe il successo sperato per cui l’ordine di tessuto per la seconda collezione fu ritirato. L’azienda fornitrice però non ricevette mai la revoca e il tessuto arrivò a Milano, permettendo al duo di continuare la loro produzione. Il resto è storia. L’intreccio tra ragione e necessità; dove nulla avviene per caso. Nel 1992 producono il loro primo profumo da donna a cui seguì quello da uomo. Esplicativa del concetto dello stile della casa di Moda, fu la sfilata Autunno/Inverno 2013-2014 ispirata ai mosaici di Monreale.
Un incontro che ha modificato l’assetto del panorama stilistico, e che tuttora vige incontrastato. Un chiasmo dicotomico, in cui emerge platealmente ma anche latentemente il sinolo enigmatico di sacro e profano, le storie di due vite che casualmente si incontrano ma di petto si scelgono e si materializzano attraverso creazione artistiche che sanno creare il manifesto stupore di chi le ammira. Dicotomico perché a dispetto di ogni credenza o fatalismo, si è voluto mostrare come sia proprio la coesistenza stessa di poli opposti a creare equilibrio, ciò che rasserena e ciò che turba. Abbattere con maestria quello che ci è sempre stato insegnato, voler ricreare forzatamente un ordine, che forse solo la natura può dettare. Ma è la natura stessa dell’uomo a liberarsi da canoni imposti, a volersi ribellare ma ricreando con luci nuove quello che c’è sempre stato, ma attorniato dall’ombra. É per pochi eletti, il privilegio di guardare oltre la più evidente e superficiale aleatorietà dell’essere.
Floriana De Rosa
In alto: foto tratta da Vogue.
Galleria: foto tratte da Vogue, Saostar.
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