Le Cabinet

AZ Factory: Love Brings Love di Luca Caputo

Non un addio, né un funerale. A conclusione della Paris Fashion Week, “Love Brings Love”, l’evento di  AZ Factory che ha consacrato Alber Elbaz, celebre stilista e fondatore scomparso prematuramente nell’Aprile 2021, è stato ” un rito di passaggio collettivo di cui la moda aveva disperatamente bisogno ” per definirla con le parole di Andrea Batilla. L’incontro e il misurarsi di oltre quaranta designer e brand, da tutto il mondo, con il genio di Elbaz: con i suoi colori, con le sue forme, con i suoi cliché stilistici. Ma non è stato solo questo. É stato, soprattutto, uno show che ha dimostrato che una certa Moda (quella francese) invita e riesce a fare sistema, ad agire collettivamente, rimarcando ancora una volta, la sua superiorità a livello di potere ed influenza rispetto ad un’altra (quella italiana).

Scenografia minimale: un enorme spazio vuoto dipinto di nero, con solo pochi fasci di luce provenienti da fari mobili. Sta agli abiti raccontare il dialogo immaginario tra Alber Elbaz e colleghi, in quest’atmosfera quasi onirica. Grandi modelle, grandi designer per celebrare uno dei più grandi stilisti contemporanei. Dalle paillettes di Versace ai giochi di tessuto di Azzedine Alaïa. L’iconico volto dello stilista scomparso faceva capolino, stilizzato o ricamato su abiti da sera e cappotti; mentre i suoi sproporzionati papillon erano sovrapposti ai seriosi tailleur di Saint Laurent.

Lo show, nonostante i vari strumenti, ha risuonato come un’unica, ipnotica, melodia; ben orchestrata dal direttore migliore di sempre, ovvero la Moda francese; riuscita ad incanalare diverse visioni (anche italiane) per celebrare Alber Elbaz, quindi autocelebrarsi. E noi italiani quando?

Luca Caputo

In alto: foto tratta da WWD.

Galleria: foto tratte da Vogue.it.

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